La scuola d’infanzia italiana, nota anche come “asilo”, è pensata per bambini da 3 a 6 anni. La legge prevede che tale scuola primaria possa essere sia di tipo statale che istituita da ordini religiosi, da comunità locali o anche da privati.
Per la prima volta la scuola primaria è stata regolata dalla legge 444 del 1968, con l’istituzione della scuola materna e la pubblicazione degli Orientamenti per la scuola materna, che hanno uniformato la stessa a livello nazionale. I primi orientamenti sono stati poi sostituiti nel corso del 1991, con l’arrivo di nuovi orientamenti, che hanno parlato per la prima di scuola dell’infanzia al posto di “scuola materna”. E’ il momento in cui questa scuola è stata inserita in maniera ufficiale nel sistema educativo del nostro paese.
La scuola dell’infanzia dura 3 anni e non è obbligatoria. L’obiettivo della stessa è quello di permettere al bambino di iniziare a conoscere altri bambini e stare in compagnia, in preparazione della scuola primaria, ovvero le elementari, che invece sono obbligatorie.
Nella scuola dell’infanzia, al bambino vengono proposte tutta una serie di attività da svolgere in maniera concreta, con l’obiettivo dell’apprendimento su cinque concetti di base:
il sé e l’altro
la scoperta del corpo
il linguaggio
le parole e i discorsi
la conoscenza del mondo
La scuola dell’infanzia si divide in tre diverse sezioni a seconda delle fasce di età dei bambini. La prima fascia è quella del primo anno, ovvero quella dei “piccoli”. La seconda fascia è quella del secondo anno, ovvero i “medi”, mentre la terza fascia è quella dei “grandi” ovvero il terzo anno di scuola.